Nato a Trieste quasi cinquant'anni fà, vivo colà (...o coquà a seconda di dove uno abita....cominciamo bene....!) da allora con fantasia ed allegria. Non credo nella fortuna  in assoluto, tuttavia mi considero un uomo fortunato. Fortunato per le sole cose che non avrebbero potuto in alcun modo dipendere dalla mia volontà e dalle mie scelte: nascere fisicamente e psichicamente sano in una famiglia, passatemi il termine, "normale" (una madre di sesso femminile e un padre di sesso maschile che si sono sempre amati ed hanno amato me, regalandomi un esistenza serena). Il resto è soggettivo, dipende dai punti di vista. Ho un lavoro bancario che col tempo, e al tempo delle esternalizzazioni, è diventato precario; non ho una casa di proprietà,; non sono ricco. Per contro, abile e testardo, posso dire di aver avuto dalla vita tutto ciò che ho voluto, di aver fatto tutte le cose che avrei voluto fare. Potrei morire anche domani, in grande serenità, ma mi scoccerebbe parecchio, perchè mi piacerebbe godere ancora per un pò della vita che mi sono costruito e perchè sono sicuro che questa notte, o quella seguente, o quella dopo ancora,  mi porterà in dono qualche altro sogno da realizzare. Così come è stato con l'ultimo (in ordine di tempo, non di importanza!): dedicare un libro a Rossy, il cane che avevo desiderato per tutta la vita  e che, assieme alla mia compagna, avevo adottato quasi dieci anni fa. E con grande emozione ho deciso di raccontare la nostra storia, di far comprendere a quante più persone possibile quanto si possa rivelare inestimabile il privilegio di essere al  fianco del proprio animale in ogni momento della sua vita, di essere  per lui, o per lei, compagno, amico,  fratello,  punto di riferimento. Di essere, come io sono stato per Rossy,  tante cose, forse tutte, tranne, e lo dico con orgoglio, il suo "padrone". Buona lettura a tutti